Urban NarrAction

Progetto editoriale promosso da una Rete Informale di Associazioni attive a livello locale in tutta Italia.

La rete opera negli ambiti inerenti le trasformazioni fisiche orientate alla sostenibilità dell’ambiente antropizzato e l’impatto che queste hanno sulle comunità locali.

Lo scopo di UNA è di raccogliere, esperienze, pratiche e ricerche significative sulle questioni di sostenibilità ambientale che caratterizzano le realtà urbane e micro-urbane contemporanee al fine di alimentarne la circolazione, attraverso pubblicazioni scientifiche disponibili in modalità open source sul nostro portale.

UNA raggiunge i suoi scopi in modo etico e senza scopo di lucro, contribuendo a condividere in modalità open access, su licenza Creative Commons 4.0, esperienze e pubblicazioni (sottoposte a doppia peer review) di alto valore scientifico.

UNA raggiunge i suoi scopi in modo etico e senza scopo di lucro, contribuendo a condividere in modalità open access, esperienze e di alto valore scientifico.

Nuova Uscita

INFORMAZIONI

Le prospettive della filiera della lana
tra tradizione, innovazione e sostenibilità

The perspectives on the Wool Supply Chain
Tradition, Innovation, and Sustainability

FiLASYMPOSIUM INSTANT BOOK

a cura di Laura Boffi e Valentina Ciuffreda
edited by Laura Boffi and Valentina Ciuffreda

Come può la lana italiana, attualmente considerata un rifiuto che grava sugli allevatori e sottoposta ad un confronto impari con le lane d’importazione, diventare volano di nuove economie?
Come sfruttare le caratteristiche della lana italiana per pensare ad usi differenti da quelli più comuni e coniugare saperi tradizionali con le più avanzate innovazioni tecnologiche?
Sono queste le principali sfide del progetto FiLA –Filiera Produzione Sostenibile Lane Autoctone– ideato e coordinato dal Dipartimento di Architettura dell’Università d’Annunzio di Chieti e Pescara e finanziato dal partenariato MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile.
Questo instant book, connesso all’evento di lancio della mappa dell’Osservatorio FiLA, indaga tre spunti di riflessione emersi dallo studio dei trend di innovazione nel campo dell’utilizzo della lana: l’utilizzo dei sottoprodotti della lana, l’utilizzo della stessa in contesti come l’imballaggio, l’isolamento e la salute, e gli approcci del design nel campo della sostenibilità.

How might Italian wool -currently treated as waste that burdens breeders and struggles to compete with imported fibers- become a catalyst for new economic models?
How might its intrinsic properties be leveraged to envision applications beyond conventional uses, by combining traditional knowledge with cutting-edge technological innovation?
These are the central challenges of the FiLA Observatory Project – Sustainable Supply Chain for Autochthonous Wool Production, ideated and coordinated by the Department of Architecture of the University “G. d’Annunzio” of Chieti-Pescara and funded by the MICS Partnership – Circular and Sustainable Made in Italy.
This instant book, connected to the launch event of the FiLA Observatory map, investigates three points of reflection that emerged from studying innovation trends in the field: wool by-products, its use in unusual contexts such as packaging, insulation and health, and design approaches towards sustainability.

INFORMAZIONI

Urban settlements are constantly increasing, and we are approaching a point where over half the human population will live in cities.
This human concentration gives rise to complex problems, ranging from pollution to difficulties providing resources to sustain the inhabitants’ lives.
This situation results in low resilience of urban settlements to events that may affect the territory and the settled society.
The complexity of consumption patterns and the flows of energy and matter in transit (inflows and outflows) require a profound rethinking compared to the past, as these flows differ in magnitude and complexity.
This book, New Energies for the City, represents an initial attempt to reflect on the complexity and specificity of urban metabolism, as well as on potential solutions to address and transform the identified critical issues into possible elements for mitigating problems.
New Energies for Cities explores the challenges and opportunities related to the transition towards more sustainable and resilient cities, with particular reference to Milan.

INFORMAZIONI

“Autocostruzione: Possibili Visioni per un Futuro Sostenibile” esplora le potenzialità dell’autocostruzione come pratica per affrontare le sfide ambientali e sociali del nostro tempo.
In un’epoca in cui la sostenibilità è al centro del dibattito globale, questo libro offre una proposta per un futuro più equo e rispettoso dell’ambiente.
Il volume mette in luce come l’autoproduzione possa rappresentare una soluzione concreta per la riduzione dell’impatto ambientale delle costruzioni.
Gli autori presentano esempi di edifici realizzati con materiali naturali, riutilizzati e riciclati, tecniche tradizionali rivisitate in chiave contemporanea e soluzioni architettoniche che valorizzano le risorse locali.
Il libro si distingue per il suo approccio interdisciplinare, combinando aspetti teorici e pratici, e per la ricchezza delle testimonianze raccolte sul campo, inoltre, offre spunti di riflessione e strumenti pratici per chi vuole intraprendere un percorso di autocostruzione, contribuendo alla diffusione di una cultura della sostenibilità e dell’autonomia.
Le storie di chi ha scelto l’autocostruzione raccontano di comunità più coese e resilienti, capaci di rispondere in modo creativo e autonomo alle proprie esigenze.

INFORMAZIONI

Il paesaggio italiano è costellato di edifici pubblici realizzati in epoca fascista, un buon numero dei quali è passato senza sforzo dall’amministrazione del regime a quella della Repubblica, facendo dimenticare, o semplicemente nascondendo, il proprio passato e i propri valori fondanti.
Un certo numero rimane ancora inutilizzato: tra questi, edifici apparentemente facili da riutilizzare per la loro posizione, la loro forma architettonica e la loro funzione originaria. È questo il caso delle migliaia di ex Colonie, testimoni di un lato meno minaccioso del fascismo e costruiti in luoghi meravigliosi, in lento e inarrestabile declino in attesa di un sempre più difficile riuso.
Perché questo è così complesso? Per quali temi e quali problemi? Il libro propone una traccia di risposta, attraverso l’analisi e il progetto di recupero delle due Colonie Montane di Renesso e di Monte Maggio, realizzate da Camillo Nardi Greco sull’Appennino genovese nel 1933 e nel 1937.

INFORMAZIONI

Più si entra nelle scuole più si apprezza questa risorsa del quartiere da tanti punti di vista. Spesso ne osserviamo le criticità, ne apprezziamo poco i punti di forza, e non ne conosciamo le potenzialità.
Se c’è uno spazio in particolare, all’interno del complesso scolastico a cui si riferisce questo pensiero è lo spazio aperto, il cortile, a volte uno spazio di risulta, a volte un’area compresa tra l’edificio e la recinzione che viene occupata stabilmente dalle auto.
Tuttavia, come risulta sempre più evidente, soprattutto a seguito dell’emergenza pandemica da Covid 19 che ci ha costretto ad un distanziamento fisico e a configurazioni delle aule alquanto rigide, lo spazio esterno ha offerto in molti casi una valida alternativa. Ma in realtà è molto, molto di più…

INFORMAZIONI

La pubblicazione raccoglie i contributi dei convegni che Confcooperative ha promosso all’interno del progetto Insegnalibro, finanziato dal Mibact per promuovere la biblioteca “F.Di Giampaolo “ di Pescara come Casa di Quartiere, luogo fecondo di cultura che può diventare generatore per il suo contesto urbano.

Attraverso tre dialoghi con gli autori di tre libri, che raccontano le condizioni periferiche, le nuove imprese urbane, e la cultura come elemento che esonda dagli edifici formativi, si indagano le potenzialità delle idee generatrici che fecondano la città, e riescono a produrre nuove imprese urbane.

La modalità cooperativa di fare reta tra le persone per una finalità mutualistica permette di condividere i mezzi e non soltanto i fini, individuando lo spazio “in-beetween” tre le persone, e quindi le relazioni, come finalità di impresa.

Da qui nascono occasioni per affrontare la complessità del contemporaneo in ottica trasformativa e generativa che nei quartieri periferici possono far nascere idee, a partire dagli abitanti che ogni giorno li vivono.

Protagoniste sono anche le esperienze di reti di associazioni, beni comuni messi in valore, ampliamento delle scuole all’aperto e nuovi modi di vivere e trasformare i luoghi per l’interesse comune che qui si raccontano.

INFORMAZIONI

Quante volte abbiamo visto i cortili delle scuole con i bambini che giocano negli intervalli e vuoti nelle ore di didattica? E quante volte in questi stessi momenti bambini e insegnati seduti per terra, all’ombra di un grande albero, con un blocco appunti in mano e la testa per aria, ad osservare le foglie, le nuvole o a cercare il sole?
La didattica all’aperto appartiene ad un mondo di sensazioni ed esperienze che deve essere valorizzato, con spazi adeguati e attrezzature, che possono essere non solo comprate, ma anche recuperate, adattate e donate dall’artigiano del quartiere.
Questo libro vuole essere una guida pratica rivolta a chi dentro la scuola vuole realizzare un’aula all’aperto, a partire dagli insegnanti, i dirigenti scolastici, gli studenti stessi. Arricchiscono il testo molti esempi di elementi che caratterizzano uno spazio per la didattica nel cortile scolastico, un percorso di conoscenza propedeutico al progetto di uno spazio per la didattica nello spazio aperto di un Istituto comprensivo a Milano, e alcune buone pratiche da chi questo percorso lo ha già intrapreso.

Urban NarrAction

Progetto editoriale promosso da una Rete Informale di Associazioni attive a livello locale in tutta Italia.

La rete opera negli ambiti inerenti le trasformazioni fisiche orientate alla sostenibilità dell’ambiente antropizzato e l’impatto che queste hanno sulle comunità locali.

Lo scopo di UNA è di raccogliere, esperienze, pratiche e ricerche significative sulle questioni di sostenibilità ambientale che caratterizzano le realtà urbane e micro-urbane contemporanee al fine di alimentarne la circolazione, attraverso pubblicazioni scientifiche disponibili in modalità open source sul nostro portale.

La rete UNA si avvale di un comitato scientifico di qualità, internazionale e di alto livello, per raggiungere i suoi scopi divulgativi, diffondere best practices e condividere ricerche.

UNA raggiunge i suoi scopi in modo etico e senza scopo di lucro, contribuendo a condividere in modalità open access, su licenza Creative Commons 4.0, esperienze e pubblicazioni (sottoposte a doppia peer review) di alto valore scientifico.

Nuova Uscita

INFORMAZIONI

Le prospettive della filiera della lana
tra tradizione, innovazione e sostenibilità

The perspectives on the Wool Supply Chain
Tradition, Innovation, and Sustainability

FiLASYMPOSIUM INSTANT BOOK

a cura di Laura Boffi e Valentina Ciuffreda
edited by Laura Boffi and Valentina Ciuffreda

Come può la lana italiana, attualmente considerata un rifiuto che grava sugli allevatori e sottoposta ad un confronto impari con le lane d’importazione, diventare volano di nuove economie?
Come sfruttare le caratteristiche della lana italiana per pensare ad usi differenti da quelli più comuni e coniugare saperi tradizionali con le più avanzate innovazioni tecnologiche?
Sono queste le principali sfide del progetto FiLA –Filiera Produzione Sostenibile Lane Autoctone– ideato e coordinato dal Dipartimento di Architettura dell’Università d’Annunzio di Chieti e Pescara e finanziato dal partenariato MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile.
Questo instant book, connesso all’evento di lancio della mappa dell’Osservatorio FiLA, indaga tre spunti di riflessione emersi dallo studio dei trend di innovazione nel campo dell’utilizzo della lana: l’utilizzo dei sottoprodotti della lana, l’utilizzo della stessa in contesti come l’imballaggio, l’isolamento e la salute, e gli approcci del design nel campo della sostenibilità.

How might Italian wool -currently treated as waste that burdens breeders and struggles to compete with imported fibers- become a catalyst for new economic models?
How might its intrinsic properties be leveraged to envision applications beyond conventional uses, by combining traditional knowledge with cutting-edge technological innovation?
These are the central challenges of the FiLA Observatory Project – Sustainable Supply Chain for Autochthonous Wool Production, ideated and coordinated by the Department of Architecture of the University “G. d’Annunzio” of Chieti-Pescara and funded by the MICS Partnership – Circular and Sustainable Made in Italy.
This instant book, connected to the launch event of the FiLA Observatory map, investigates three points of reflection that emerged from studying innovation trends in the field: wool by-products, its use in unusual contexts such as packaging, insulation and health, and design approaches towards sustainability.

INFORMAZIONI

Urban settlements are constantly increasing, and we are approaching a point where over half the human population will live in cities.
This human concentration gives rise to complex problems, ranging from pollution to difficulties providing resources to sustain the inhabitants’ lives.
This situation results in low resilience of urban settlements to events that may affect the territory and the settled society.
The complexity of consumption patterns and the flows of energy and matter in transit (inflows and outflows) require a profound rethinking compared to the past, as these flows differ in magnitude and complexity.
This book, New Energies for the City, represents an initial attempt to reflect on the complexity and specificity of urban metabolism, as well as on potential solutions to address and transform the identified critical issues into possible elements for mitigating problems.
New Energies for Cities explores the challenges and opportunities related to the transition towards more sustainable and resilient cities, with particular reference to Milan.

INFORMAZIONI

“Autocostruzione: Possibili Visioni per un Futuro Sostenibile” esplora le potenzialità dell’autocostruzione come pratica per affrontare le sfide ambientali e sociali del nostro tempo.
In un’epoca in cui la sostenibilità è al centro del dibattito globale, questo libro offre una proposta per un futuro più equo e rispettoso dell’ambiente.
Il volume mette in luce come l’autoproduzione possa rappresentare una soluzione concreta per la riduzione dell’impatto ambientale delle costruzioni.
Gli autori presentano esempi di edifici realizzati con materiali naturali, riutilizzati e riciclati, tecniche tradizionali rivisitate in chiave contemporanea e soluzioni architettoniche che valorizzano le risorse locali.
Il libro si distingue per il suo approccio interdisciplinare, combinando aspetti teorici e pratici, e per la ricchezza delle testimonianze raccolte sul campo, inoltre, offre spunti di riflessione e strumenti pratici per chi vuole intraprendere un percorso di autocostruzione, contribuendo alla diffusione di una cultura della sostenibilità e dell’autonomia.
Le storie di chi ha scelto l’autocostruzione raccontano di comunità più coese e resilienti, capaci di rispondere in modo creativo e autonomo alle proprie esigenze.

INFORMAZIONI

Il paesaggio italiano è costellato di edifici pubblici realizzati in epoca fascista, un buon numero dei quali è passato senza sforzo dall’amministrazione del regime a quella della Repubblica, facendo dimenticare, o semplicemente nascondendo, il proprio passato e i propri valori fondanti.
Un certo numero rimane ancora inutilizzato: tra questi, edifici apparentemente facili da riutilizzare per la loro posizione, la loro forma architettonica e la loro funzione originaria. È questo il caso delle migliaia di ex Colonie, testimoni di un lato meno minaccioso del fascismo e costruiti in luoghi meravigliosi, in lento e inarrestabile declino in attesa di un sempre più difficile riuso.
Perché questo è così complesso? Per quali temi e quali problemi? Il libro propone una traccia di risposta, attraverso l’analisi e il progetto di recupero delle due Colonie Montane di Renesso e di Monte Maggio, realizzate da Camillo Nardi Greco sull’Appennino genovese nel 1933 e nel 1937.

INFORMAZIONI

Più si entra nelle scuole più si apprezza questa risorsa del quartiere da tanti punti di vista. Spesso ne osserviamo le criticità, ne apprezziamo poco i punti di forza, e non ne conosciamo le potenzialità.
Se c’è uno spazio in particolare, all’interno del complesso scolastico a cui si riferisce questo pensiero è lo spazio aperto, il cortile, a volte uno spazio di risulta, a volte un’area compresa tra l’edificio e la recinzione che viene occupata stabilmente dalle auto.
Tuttavia, come risulta sempre più evidente, soprattutto a seguito dell’emergenza pandemica da Covid 19 che ci ha costretto ad un distanziamento fisico e a configurazioni delle aule alquanto rigide, lo spazio esterno ha offerto in molti casi una valida alternativa. Ma in realtà è molto, molto di più…

INFORMAZIONI

La pubblicazione raccoglie i contributi dei convegni che Confcooperative ha promosso all’interno del progetto Insegnalibro, finanziato dal Mibact per promuovere la biblioteca “F.Di Giampaolo “ di Pescara come Casa di Quartiere, luogo fecondo di cultura che può diventare generatore per il suo contesto urbano.

Attraverso tre dialoghi con gli autori di tre libri, che raccontano le condizioni periferiche, le nuove imprese urbane, e la cultura come elemento che esonda dagli edifici formativi, si indagano le potenzialità delle idee generatrici che fecondano la città, e riescono a produrre nuove imprese urbane.

La modalità cooperativa di fare reta tra le persone per una finalità mutualistica permette di condividere i mezzi e non soltanto i fini, individuando lo spazio “in-beetween” tre le persone, e quindi le relazioni, come finalità di impresa.

Da qui nascono occasioni per affrontare la complessità del contemporaneo in ottica trasformativa e generativa che nei quartieri periferici possono far nascere idee, a partire dagli abitanti che ogni giorno li vivono.

Protagoniste sono anche le esperienze di reti di associazioni, beni comuni messi in valore, ampliamento delle scuole all’aperto e nuovi modi di vivere e trasformare i luoghi per l’interesse comune che qui si raccontano.

INFORMAZIONI

Quante volte abbiamo visto i cortili delle scuole con i bambini che giocano negli intervalli e vuoti nelle ore di didattica? E quante volte in questi stessi momenti bambini e insegnati seduti per terra, all’ombra di un grande albero, con un blocco appunti in mano e la testa per aria, ad osservare le foglie, le nuvole o a cercare il sole?

La didattica all’aperto appartiene ad un mondo di sensazioni ed esperienze che deve essere valorizzato, con spazi adeguati e attrezzature, che possono essere non solo comprate, ma anche recuperate, adattate e donate dall’artigiano del quartiere.

Questo libro vuole essere una guida pratica rivolta a chi dentro la scuola vuole realizzare un’aula all’aperto, a partire dagli insegnanti, i dirigenti scolastici, gli studenti stessi. Arricchiscono il testo molti esempi di elementi che caratterizzano uno spazio per la didattica nel cortile scolastico, un percorso di conoscenza propedeutico al progetto di uno spazio per la didattica nello spazio aperto di un Istituto comprensivo a Milano, e alcune buone pratiche da chi questo percorso lo ha già intrapreso.